Causata principalmente da un utilizzo errato dovuto all’inesperienza, la frizione bruciata è un danno permanente al quale si può rimediare solo sostituendo l’intera componente.
La frizione è uno dei componenti meccanici più importanti per il moto dei veicoli ed è presente sia sulle vetture con il cambio manuale sia sui modelli equipaggiati con quello automatico. La differenza sostanziale è che nel primo caso viene azionata tramite una leva della pedaliera mentre nel secondo è gestita automaticamente dalla centralina elettronica. Ad ogni modo, uno stile di guida poco attento durante i cambi di rapporto, soprattutto nell’inserimento di una marcia più alta, può provocare seri danni ai principali componenti della frizione fino a bruciarla e pregiudicarne il corretto funzionamento. Vediamo quali sono le circostanze che provocano una frizione bruciata, quali sono i segnali che possono preannunciare un’usura eccessiva del disco e come rimediare a eventuali guasti e malfunzionamenti.
Come funziona la frizione
Per capire come e perché una frizione può arrivare a bruciarsi, è necessario anzitutto aver presente come funziona quest’organo meccanico. In sintesi, la frizione è costituita da un disco ricoperto di un materiale altamente resistente (per lo più carbonio o kevlar); quando viene azionata la frizione (meccanicamente o elettronicamente), il disco viene spinto contro il volano del motore, in modo tale da fermarne la rotazione (per mezzo della forza di attrito che si genera tra le due parti) per il tempo necessario a cambiare la marcia. La funzione della frizione è proprio questa: “fermare” il motore per far sì che gli organi del cambio innestino la marcia (più alta o più bassa a seconda del contesto di guida).
Frizione bruciata cause e sintomi
In linea generale, la frizione è “bruciata” perché eccessivamente logorata dal contatto con un’altra superficie. Lo sfregamento tra il disco e il volano avviene ogni qual volta si innesta una marcia diversa, ragion per cui ad ogni cambio la frizione si consuma (seppur in misura minima); l’usura viene limitata nei modelli di auto di più moderna generazione dai sistemi di sincronizzazione, che assicurano cambi più fluidi. Nelle auto più datate, invece, bisognava prestare maggiore attenzione ai giri del motore, così da inserire il rapporto con il tempo giusto (ossia entro un determinato range di giri), evitando di “grattare”.
In virtù di quanto appena detto, la frizione non è eterna ma è una di quelle parti che deve essere periodicamente sostituita (un po’ come le gomme o le pasticche dei freni) poiché l’usura deriva dal tipo di utilizzo particolarmente intensivo. Non esistono scadenze o garanzie da parte del costruttore poiché la salute della frizione dipende in buona parte dallo stile di guida di chi utilizza più di frequente l’auto. Il consiglio è quello di effettuare un controllo qualora emergano alcuni ‘segnali’ di allarme oppure in occasione del tagliando annuale su segnalazione del tecnico incaricato. In tal modo si eviteranno inconvenienti come ad esempio bruciare la frizione durante la marcia e restare appiedati.
Le principali cause della frizione bruciata possono essere quindi riassunte così:
- eccessivo sfregamento (o slittamento) del disco della frizione contro il volano del motore;
- vettura sottoposta a sforzo eccessivo;
- errato inserimento dei rapporti di marcia (su auto con cambio manuale e pedale della frizione).
Ciascuna delle cause sopra elencate rappresenta un caso leggermente diverso. Lo slittamento è dovuto al fatto che il disco e il volano non aderiscono perfettamente l’uno all’altro ma scivolano e la frizione si corrode. Accade lo stesso quando un guidatore non troppo esperto non padroneggia correttamente il cambio delle marce su di un’auto di vecchia generazione; in sostanza, se si rilascia il pedale della frizione troppo tardi dopo aver inserito la marcia e nel frattempo si accelera, il disco slitta fin quando il pedale non è stato sollevato del tutto.
Lo stesso danno viene provocato da uno sforzo eccessivo (come ad esempio il traino di un altro mezzo o un tratto di strada particolarmente ripido che provoca la classica frizione bruciata in salita) o reiterato: basti pensare ai continui “stacchi” quando si procede a passo d’uomo nel traffico.
In presenza di una frizione bruciata come accorgersene può essere piuttosto semplice perché i sintomi sono piuttosto comuni e facilmente percettibili:
- odore acre e fumo sono in genere i segnali più allarmanti, legati a danni tali da impedire alla vettura di marciare ancora per molto;
- innesti di marcia difficoltosi e poco fluidi (nel peggiore dei casi accompagnati da un rumore graffiante);
- “slittamento”, ossia quando i giri del motore salgono regolarmente ma la velocità dell’auto non aumenta in maniera direttamente proporzionale.
Frizione bruciata conseguenze e rimedi
Quando la frizione dell’auto è bruciata, le ripercussioni sulla funzionalità della vettura sono notevoli. Nel peggiore dei casi risulta difficile, se non impossibile, eseguire il cambio delle marce e, di conseguenza, non è più possibile mettere in marcia l’auto.
I rimedi possono essere di natura preventiva o risolutiva. Per evitare che la frizione bruci, basta sviluppare uno stile di guida attento evitando di tenere il pedale pigiato troppo a lungo durante l’innesto di una marcia (certi accorgimenti sono validi anche per le auto con il cambio robotizzato, come ad esempio spostare la leva sulla posizione neutra quando l’auto è ferma nel traffico).
Qualora questo tipo di accorgimento non sia stato sufficiente, anche per il semplice fatto che l’auto ha un chilometraggio considerevole, bisogna procedere alla sostituzione della frizione.
Frizione bruciata quanto costa cambiarla
L’intervento di sostituzione del disco bruciato della frizione deve essere affidato ad un’officina specializzata, poiché si tratta di un’operazione complessa che non è possibile effettuare in prima persona. Il costo dipende dal tipo di modello di auto e dalla complessità dell’intero organo (oltre che dell’intervento in sé).
In genere non si tratta di una spesa da poco; a seconda delle tariffe applicate dall’officina, il costo dell’intervento oscilla può oscillare tra i 120 euro e i 500 euro. Contestualmente, è consigliabile sostituire anche il volano del motore (specie se dovesse risultare danneggiato); per tanto, alle cifre sopra citate – che variano a secondo della marca dell’auto – va aggiunto almeno il costo della manodopera, che solitamente è di circa 100 euro, per una spesa complessiva che può raggiungere i 600 euro.
Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/pedale-del-gas-pedale-della-frizione-397481/